LUSTRARSI
GLI OCCHI
VETRINE IN CENTRO PER 5 ANNI DI CARITAS TICINO
Di
Dani Noris
La boutique Caritas Fairness e Mercatino di Piazza San Rocco a Lugano ha già
cinque anni. Un anniversario è sempre un'occasione per riflettere e per
sottolineare gli aspetti più importanti di un'esperienza, per cui ne
approfittiamo per ripercorrere la storia della boutique. L'idea di aprire un
negozio in centro, in una cornice elegante è nata per due motivi.
UNO SPAZIO PER LA NOSTRA PRODUZIONE
Da tempo cercavamo di mettere in vendita, in una cornice che li valorizzasse,
i prodotti artigianali della sartoria del programma occupazionale Mercatino
di Caritas. Infatti, recuperando stoffe da indumenti non più utilizzabili,
l'atelier di sartoria aveva iniziato a produrre veri capolavori patchwork: copertine/coperte,
cuscini, borse e oggetti per la casa in generale.
IL TERZO MONDO IN CENTRO
Il secondo motivo partiva dal desiderio di poter vendere gli articoli provenienti
dalle cooperative artigianali del sud del pianeta, acquistati da Caritas Svizzera
e forniti alle varie botteghe del mondo presenti nel nostro paese. Aprire la
boutique Fairness, nel centro di Lugano, proponendosi quindi a una clientela
ampia e non necessariamente già motivata era un modo per collaborare
a questa importante opera di aiuto al Terzo Mondo. Infatti é attraverso
i contratti con chi li paga in modo giusto (commercio equo) che i produttori
riescono a guadagnarsi da vivere e a mantenere le proprie famiglie senza essere
costretti ad abbandonare i loro villaggi per andare nelle grandi città
ad allargare le fila dei senza tetto. Fortuna volle che proprio nel momento
in cui si decideva di rendere operativa l'idea, al quartiere Maghetti si liberava
un negozio composto da due locali, proprio di fronte al nostro ambulatorio.
Una nostra volontaria, la signora Assunta Ravano, si occupò di allestire
e organizzare il negozio garantendone l'andamento per i primi 2 anni. Nel contempo
altre volontarie si sono aggiunte per l'apertura quotidiana. Sono state molte
le persone che si sono messe a disposizione sia per periodi brevi sia continuando
per anni la collaborazione. Attualmente le volontarie che danno una mano sono
quasi una trentina: c'è chi ha il suo giorno fisso, chi fa da jolly,
chi può essere presente diverse volte alla settimana e chi può
venire mezza giornata al mese. Potrebbe apparire impossibile mandare avanti
un negozio con un via vai così elevato di persone, ma le cose funzionano
grazie alla disponibilità di tutte e in particolare alla presenza attenta,
precisa e generosa di Suor Assunta che da quando è andata in pensione
dopo 25 anni di lavoro a Caritas ha preso in mano le redini della boutique.
Suor Assunta, come un'ape operaia instancabile si è improvvisata architetto
di interni, elettricista, vetrinista, autista, gioielliere, coinvolgendo tutte
con il suo entusiasmo. In questi cinque anni, sono stati venduti migliaia di
oggetti, e dietro a ognuno di essi c'è il volto sconosciuto di una donna
o di un uomo che ha modellato, cucito, scolpito, dipinto, ricamato. Chi ha venduto
e chi ha comprato nella Boutique Caritas ha contribuito in modo diretto a creare
lavoro e un mondo più giusto. Certo è solo una goccia, ma sappiamo
che tante gocce fanno un mare.